De Castro, no a tagli agricoltura su bilancio Ue 2020
04 Sep 2019Sì commissione Agri Parlamento a parere relatore De Castro
Bruxelles, 4 settembre 2019. La commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha accolto a grande maggioranza (39 sì, 5 no e 1 astenuto) il parere dell'eurodeputato Pd, Paolo De Castro, contro la proposta di tagliare il bilancio agricolo 2020, in particolare per ortofrutta, zucchero, promozione all'export e frutta nelle scuole. “I nostri produttori - ha commentato il coordinatore dei Socialisti e Democratici alla ComAgri - hanno più che mai bisogno del sostegno dell'Europa. Inoltre sarebbe un segnale negativo per tutto il settore, in vista del negoziato Ue sulla programmazione finanziaria europea 2021-2027”.
“In particolare - ha spiegato De Castro - respingiamo la riduzione di 14,6 milioni di euro proposta dell'Esecutivo Ue per le Organizzazioni dei produttori nel settore ortofrutticolo, deplorando anche l'assenza di misure per i prodotti di origine animale”. Inoltre, “disapproviamo fortemente la mancanza di fondi per il settore dello zucchero che sta attraversando un'enorme crisi con la chiusura di altre fabbriche. L'Esecutivo dovrebbe consentire iniziative private per regolare la produzione”. Quanto alla sempre più probabile possibilità di una Brexit - ha proseguito il coordinatore S&D - riteniamo si debba fare una seria valutazione dell'impatto generale che un ‘no deal’ avrebbe sull'agroalimentare, per settore, Stato membro e livello di export, e mettere a punto un piano di difesa”.
“Bene invece l'attenzione della Commissione Ue per la promozione dei prodotti di qualità, ma va fatto di più in quanto queste misure sono fondamentali per lo sviluppo delle nostre eccellenze. È anche importante sfruttare appieno la distribuzione di prodotti agricoli nelle scuole, diversificandoli”. Infine, “una nota positiva è data dal maggiore sostegno dell’Europa alla ricerca e all'innovazione, per individuare soluzioni intelligenti, anche attraverso la ricerca agro-ecologica. In gioco - conclude De Castro - c'è il futuro dei nostri giovani e di tutto l'agroalimentare, che rappresenta la prima industria europea”.